San Salvario Solidale e la Spoon River di Niccolò Zancan
Ieri con la Rete San Salvario Solidale, di cui facciamo parte, abbiamo partecipato alla Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà.
La sala della Casa del Quartiere Il Barrito dava proprio l’idea concreta delle realtà che di povertà e di ultimi si occupano.
C’erano anche molti giovani, giovani che rischiano di essere i poveri di un futuro immediato.
Con loro continueremo a lavorare, eliminare la povertà (eliminare e non diminuire) è un dovere costituzionale.
Nel corso dell’iniziativa, dopo la presentazione delle statistiche sulle povertà, è stato presentato il libro di Niccolò Zancan: “Antologia degli sconfitti – Cronaca quasi poetica del presente”.
Un libro da leggere, da studiare, da regalare.
Una Spoon river (citiamo l’autore) degli ultimi, una Spoon River “sui diseredati. Su quelle donne e quegli uomini poveri e impoveriti, esclusi dalla ricchezza e dal dibattito pubblico. Sui vivi a stento”
Il libro attraverso 96 storie, ciascuna racchiusa in una pagina, racconta di persone che spesso abbiamo accanto, che incrociamo, di cui sappiamo poco. Storie che dimostrano quanto della Costituzione più bella del mondo è ancora da attuare.
Quella Costituzione frutto della Resistenza che da più bella dovrebbe diventare la più attuata, concreta, tangibile.
Con il consenso dell’autore, che ringraziamo, riportiamo qui due storie presenti nel libro e che riguardano morti sul lavoro e migranti.
Il fratello del manutentore ferroviario (pagina 102)
Per i ninni.
Mio fratello ha fatto tutto per i ninni.
Si è licenziato dalla FrescoBuono di Chivasso, anche se aveva un contratto a tempo determinato.
Ma usciva alle sette di mattina e tornava a casa alle sei di sera.
E pure la sua compagna, cassiera all’Eurospin, lo stesso.
“Sai quanto costa una babysitter per dieci ore al giorno?”
Mio fratello me lo diceva per spiegarmi le sue ragioni.
E io lo capivo, aveva già ventisette anni di mutuo sulle spalle.
La casa, le bollette, l’assicurazione.
Finalmente aveva trovato la soluzione: “Se di notte faccio i turni sui binari, di giorno posso stare con i ninni”.
L’ultima volta ci siamo visti a Mondragone.
Abbiamo fatto la grigliata: capocollo e melanzane.
Due giorni di vacanza, prima di tornare a Nord.
Eravamo tutti insieme a Ferragosto. Eravamo felici.
“Sai cosa?” mi ha detto. “Da manutentore guadagno anche un po’ di più”
Aveva appena firmato il secondo contratto di sei mesi.
Però la sera del 30 agosto non doveva essere là.
L’hanno chiamato all’ultimo, perché era il più vicino al cantiere.
La riparazione era a Brandizzo, e lui abitava a Brandizzo.
“Sei metri di binari. Un lavoro da mezz’ora”, gli hanno detto.
Mio fratello ha dato un bacio ai ninni.
Ed è andato a morire.
Il pescatore di Cutro (pagina 51)
Il bambino era ancora vivo, di questo sono sicuro.
Me lo sentivo pesante nelle braccia.
E poi mi guardava, aveva gli occhi aperti.
Mi guardava come uno che ha ragione, e dice:
“Ma Cristo santo, che roba è?”
Quando l’ho steso sul sedile della mia macchina, ho visto che era piccolo, avrà avuto al massimo sei anni.
Ha fatto una schiuma dalla bocca, un vomito bianco, ed è morto con gli occhi spalancati.
Sono io c he gliel’ho chiusi con le mani.
E dopo.
Dopo ho tirato fuori altri ventidue corpi dal mare,
Dodici uomini e dieci donne,
Tutti cadaveri spogliati dalle onde.
Adesso non esco più a pescare con la barca.
Non riesco nemmeno a farmi un bagno.
Io stavo nell’acqua tutto il tempo.
Prendevo i polpi a mani nude.
Vivevo più nel mare che sulla terraferma.
Il 12 giugno ho chiesto aiuto a mia moglie.
E lei è venuta con me sulla spiaggia, da là mi guardava.
“Non sei più tu, Salvatore”, ha detto.
Non sono più io.
Sarebbe bastato non bere il caffè.
Sarebbe bastato non guardare il telefono.
Sarebbe bastato arrivare soltanto un minuto prima.
Io solo quel bambino potevo salvare, e non l’ho salvato.
Brani tratti da:
Antologia degli sconfitti
Cronaca quasi poetica del presente
Di Niccolò Zancan
Einaudi
San Salvario è un quartiere che accoglie e non respinge, San Salvario é un quartiere solidale e far parte della Rete è importante per cercare di arginare insieme le crescenti difficoltà del presente.
Ebbene si è opportuno toccare anche queste corde. Dietro ai fatti di cronaca ci sono vite di donne, uomini e bambini.