Io, patria e proprietà privata!

Abbiamo letto le Nuove Linee Guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’insegnamento dell’Educazione civica  (riportiamo qui il link) nonostante il riferimento “ispirato” alla Costituzione a noi sembra che la Carta sia solo citata più per dovere che per convinzione politica.

Chiaramente, ce lo aspettavamo, nelle linee guida nessun riferimento alla nascita della Repubblica legandola alla Resistenza, così come la nascita della Comunità Europea riducendola ad un accordo economico tra stati senza citare, se non genericamente, i valori ideali che l’hanno costituita.

Sulle donne siamo ad una riga che ricorda più il galateo che i diritti: “si rafforza e si promuove la cultura del rispetto verso la donna”.
E’ come se la donna fosse un’orsa del Trentino e non una protagonista della società.
Nemmeno un accenno all’educazione sessuale, alle differenze di genere. Forse stanno pensando ad un ciclo di proiezioni dei film di Lino Banfi e Gloria Guida.

Bontà loro non mancano gli studenti stranieri “si intende anche favorire l’integrazione degli studenti stranieri”.
Studenti stranieri che in realtà sono italiani a tutti gli effetti.
O lo sono solo quando vincono medaglie alle Olimpiadi?

In sintesi, queste linee guida sono l’enfasi dell’individuo (maschio e non straniero), che la Costituzione non ha padri e non ha storia, che la Comunità Europea è un accordo economico e non un sogno da realizzare. Sì sogno perchè i giovani hanno dannatamente bisogno di sogni caro ministro e non di umiliazioni. 

Valditara afferma che “le nuove Linee Guida vogliono essere uno strumento di supporto e di guida per tutti i docenti ed educatori chiamati ad affrontare, nel quotidiano lavoro di classe, le sfide e le emergenze di una società in costante evoluzione e di cui gli studenti saranno protagonisti. La scuola si conferma pilastro del futuro del nostro Paese”.

Ha ragione ministro quando afferma che la “società è in costante evoluzione e di cui gli studenti saranno protagonisti”. 

Gli studenti ministro sono già protagonisti, gli studenti. 

Lei invece ha bisogno di un corso di recupero o di cambiare mestiere.

P.S. A tutti i nostri iscritti e simpatizzanti che si occupano di scuola chiediamo un parere su questo ennesimo attacco all’istruzione e, più generalmente, alla Cultura.
Sono benvenuti tutti i contributi sulle personali esperienze, grazie.

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