Israele e Palestina alla Trebisonda
Segnaliamo la presentazione presso la libreria Trebisonda,
Martedì 12 novembre, alle 18:30 del libro di Arturo Marzano “Questa terra è nostra da sempre. Israele e Palestina” (Laterza, collana Fact Checking).
C’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n’è un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina.
Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni.
È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
“Si può – e si deve – condannare contemporaneamente sia il 7 ottobre sia quanto è accaduto da allora in poi.
Si può – e si deve – essere contemporaneamente favorevoli all’esistenza di Israele e a quella della Palestina.
Si può – e si deve – sostenere i diritti di tutta la popolazione che vive “dal fiume al mare”, vale a dire nello spazio di terra tra il Mediterraneo e il Giordano, sia israeliana sia palestinese.
Non è cerchiobottismo, ma è consapevolezza che il diritto all’autodeterminazione appartiene tanto agli israeliani quanto ai palestinesi.”
Arturo Marzano è professore associato di Storia e istituzioni dell’Asia all’Università di Pisa. Si occupa di storia del sionismo, dello Stato di Israele, del conflitto israelo-palestinese e dei rapporti tra Europa e Medio Oriente. Ha lavorato in Palestina nell’ambito della cooperazione internazionale. Tra le sue principali pubblicazioni: Quaranta anni dopo. Confini, barriere e limiti in Israele e Palestina (1967-2007) (a cura di, con M. Simoni, Il Ponte 2007); Attentato alla sinagoga. Roma, 9 ottobre 1982. Il conflitto israelo-palestinese e l’Italia (con G. Schwarz, Viella 2013); Onde fasciste. La propaganda araba di Radio Bari (1934-43) (Carocci 2015); Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi (Carocci 2017); Terra laica. La religione e i conflitti in Medio Oriente (Viella 2022).
Segnaliamo inoltre due iniziative della Trebisonda
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- Mercoledì 20 novembre alle 18:30 Eugenio Grosso presenta Nergiz. Racconti dal Kurdistan (Villaggio Maori) con Alessia Manzi e il Comitato Lêgerîn Torino.
Il Kurdistan è un paese che non c’è, diviso tra quattro nazioni: Iran, Iraq, Siria e Turchia. I suoi abitanti sono abituati da sempre a viaggiare oltre il confine, per ricongiungersi con familiari e amici. Dalla pianura tra Tigri ed Eufrate alle strade di pietra di Amed, ossia la città che i curdi considerano la loro capitale, si snoda il viaggio di Eugenio Grosso, fotogiornalista italiano che si occupa di temi sociali e di conflitto. Sperimentando in prima linea la resistenza, gli stenti e la paura di un intero popolo, l’autore ci mostra il volto più vero della guerra. Gli episodi narrati in Nergiz. Racconti dal Kurdistan, antologia che prende il nome dal termine curdo/persiano per indicare il narciso, sono autobiografici e si sono svolti tra il 2016 e il 2022 nelle quattro nazioni sopra citate, intrecciando assieme la vita professionale e quella personale dell’autore. Testimonianze che hanno il proposito di ricordare e far conoscere ciò che accade in Kurdistan, per non lasciare che venga dimenticato, che nessuna di queste persone venga dimenticata e che una nuova alba fiorisca per tutti loro. Come un narciso tra le macerie.
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- Il quarto incontro del gruppo di lettura dedicato alla letteratura dei paesi arabi, condotto da Jolanda Guardi, si terrà martedì 26 novembre alle 16:30.
Il testo scelto dal gruppo è L’ultima porta chiusa dell’autrice palestinese Ibtisam Abu Miyala (Atmosphere) nella traduzione di Barbara Benini. Per partecipare al gruppo di lettura è sufficiente acquistarlo alla Trebisonda.
È il 1967, la Guerra dei Sei Giorni si è conclusa da due mesi e la diciassettenne Iman, sposata con il cugino contro la propria volontà, arriva a Gerusalemme, dopo un viaggio pericoloso intrapreso insieme a degli sconosciuti. Sin dall’inizio la ragazza si rende conto di essere stata “venduta” per preservare l’eredità di famiglia, ovvero la proprietà della casa del nonno Hassan, situata all’interno delle antiche Mura della Città Santa. Da questo momento il suo destino e il corso della sua vita cambieranno definitivamente: gli eventi storici in cui Iman, suo malgrado, si troverà a essere coinvolta e l’incontro con Rami, l’amore, la renderanno più forte e capace di superare le difficoltà che, giorno per giorno, anno dopo anno, sarà costretta ad affrontare.
Questo è un romanzo emozionante e profondo che rimodella Gerusalemme nella mente del lettore nelle sue forme più belle e svela il destino doloroso ma trionfante di Iman.
Ibtisam Abu Miyala è una scrittrice palestinese di Khalil (Hebron), nata nel 1960 nella città di al-Bireh vicino Ramallah. Il suo primo romanzo Amore proibito è del 2008, successivamente ha pubblicato altri tre romanzi e un’antologia di racconti. Caratteristica delle opere di questa autrice, impegnata in prima persona nel sociale, è arricchire i suoi romanzi con un’attenta documentazione storica relativa alle vicende della Palestina e del suo popolo.