Quel che sicuramente c’è

“Quel che sicuramente c’è”
Leggerezza e Resistenza nelle parole di Italo Calvino

Uno spettacolo di e con Manuela Marascio
In collaborazione con ANPI Torino – Sezione “Nicola Grosa”

“Al principio di tutte le storie che finiscono male c’è una donna, non si sbaglia. Tu sei giovane, impara quello che ti dico: la guerra è tutta colpa delle donne…”

Uno spettacolo pensato nel centenario della nascita di Italo Calvino per riscoprirne, attraverso le parole, gli albori della carriera. Un approdo, il suo, nel mare della letteratura, intriso di entusiasmo giovanile, urgenza di raccontare e consapevolezza storica di un momento di non ritorno, nell’Italia appena uscita dalla guerra.
A condurre il gioco curioso di ricostruzione romanzesca e
 biografica, una giovane bibliofila dei nostri giorni, inizialmente dispersa in mezzo a un groviglio inestricabile di pagine e foto in bianco e nero, e poi sempre più guidata, dalle suggestioni stesse dell’autore, a “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
Protagonisti sulla scena, i personaggi e i luoghi della Resistenza raccontati nel celeberrimo Sentiero dei nidi di ragno e nella raccolta Ultimo viene il corvo, partoriti quando “si era faccia a faccia, alla pari, carichi di storie da raccontare, ognuno aveva avuto la sua, ognuno aveva vissuto vite irregolari drammatiche avventurose, ci si strappava la parola di bocca”.
Immagini ed episodi qui
 riportati in luce da uno scambio a libro aperto tra l’impegno civile cui le nuove generazioni sono chiamate oggi e quell’antica adesione, di estrazione partigiana, che spinse Calvino a confrontarsi nero su bianco con quanto vissuto tra le colline liguri.

Un percorso che, tra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Cinquanta, attraversa le imprese picaresche del piccolo Pin, suo alter ego fiabesco, a contatto con la Brigata Garibaldi, la militanza nel PCI e il successivo allontanamento, l’esperienza di paroliere con i Cantacronache, l’entourage intellettuale torinese attorno alla casa editrice Einaudi, fino ad arrivare al distacco dall’impegno postresistenziale e all’immersione nei nuovi problemi della nascente società industriale.
Un reading-spettacolo che, muovendosi tra canzoni dell’epoca e immagini di repertorio, chiede conto a Calvino di quel materiale umano, autentico – ma volutamente lasciato “in margine alla guerra partigiana, ai suoi eroismi e sacrifici”, all’origine di tante successive “avventure fantastiche, fuori dal tempo, fuori dalla realtà” che ne hanno consacrato la fortuna per generazioni.

Appuntamento

il 25 aprile, alle 21:00, al Teatro Baretti, in via Baretti 4
e
il 4 maggio, alle 18:00, alla Cooperativa Borgo Po e Decoratori, in via Lanfranchi 28

Vi aspettiamo.

Locandine


Al Cine Teatro Baretti
Alla Cooperativa Borgo Po e Decoratori

 

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