“Si fermi il frastuono delle armi. Non si costruisce la pace distruggendo l’altro” Papa Francesco.
La nostra sezione non può che accogliere l’appello di Gad Lerner: “Affianchiamo la protesta contro i guerrafondai le bandiere di Israele e Palestina”. Appello che potete che potete leggere sotto per intero.
La nostra sezione non può che accoglierlo, sottoscriverlo e invitare forze politiche, associazioni realtà religiose e cittadini a farlo. L’appello è coerente con il nostro lavoro di facilitatore di incontri tra le diverse realtà religiose del quartiere San Salvario e il mondo laico: noi che abbiamo “accompagnato” l’imam in sinagoga e il rabbino in moschea; che abbiamo offerto la Costituzione in arabo in moschea; che abbiamo riunito nelle piazze del quartiere, nelle biblioteche, nella casa del quartiere rappresentanti della Chiesa Valdese, della Moschea, del mondo ebraico e della Chiesa Cattolica.
Quello che sta accadendo tra Israele e Palestina va oltre una guerra tra stati, è ormai odio etnico e religioso, è caccia all’uomo. Scrive Gad Lerner: “Ma dobbiamo pur dircelo: del nostro imbarazzato tacere stanno approfittando i fanatici che si promettono morte fra vicini di casa.” Quello che sta accadendo tra Israele e Palestina è contagioso, questo contagio va fermato perché potrebbe avvelenare anche luoghi come il nostro quartiere.
Dobbiamo riprendere tutte le iniziative che ci vedano di nuovo tutti insieme. A cominciare da questa: “Due bandiere per la pace”.
Per aderire basta commentare sotto il post.
L’articolo appello di Gad Lerner
AFFIANCHIAMO NELLA PROTESTA CONTRO I GUERRAFONDAI LE BANDIERE D’ISRAELE E PALESTINA
Osserviamo costernati le manifestazioni in cui viene bruciata la bandiera israeliana e anche tanti giovani immigrati di seconda generazione gridano in arabo “yahoud kalabna”, “gli ebrei sono i nostri cani”. A loro la memoria della Shoah dice poco o nulla, al cospetto delle sofferenze dei palestinesi. Anche a causa di quelle immagini la paura di criticare Israele ci paralizza, soprattutto mentre piovono razzi sulle sue città. Ma dobbiamo pur dircelo: del nostro imbarazzato tacere stanno approfittando i fanatici che si promettono morte fra vicini di casa. Come la notte del 22 aprile scorso, quando squadristi dell’estrema destra a Gerusalemme assalivano per strada i loro concittadini palestinesi al grido “mavet laaravim”, “morte agli arabi”, provocando 105 feriti, per vendicarsi della diffusione di un video in cui un ebreo ortodosso veniva sopraffatto e umiliato. Oggi che la guerra infuria non solo ai confini d’Israele ma nel cuore delle città-miste, rendendole invivibili, la minoranza che laggiù si sforza di praticare l’alternativa di una pace fra uguali viene accusata di tradimento. Gli estremisti che chiedono l’”ebraicizzazione” e perfino l’esodo forzato degli arabi, hanno già i numeri per condizionare gli equilibri di governo. E gettano benzina sul fuoco per contare sempre di più. Ormai mi sono abituato a sopportare questa accusa di tradimento, estesa peraltro a tanti israeliani che la pensano come me. Ma credo sia giunto il momento che i democratici italiani, proprio perché preoccupati per la sicurezza presente e futura dello Stato d’Israele, imparino a esprimergli a voce alta le critiche sussurrate lontano dai riflettori. Da veri amici. Si facciano promotori di manifestazioni contro i guerrafondai in cui possano sfilare una accanto all’altra le bandiere d’Israele e della Palestina. Senza pericolo di venir bruciate.
La sezione ANPI “Pietro Gherardini” di Pistoia aderisce all’appello.
Due bandiere x la ☮️
Giusto!
La Federazione Metropolitana di ArticoloUno Torino aderisce all’iniziativa.
Giusto! Pace per tutti
🏳️🌈
🌈
Aderiamo all’appello
Laura Marchiaro e Maria ROVERO Sezione ANPI Eusebio Giambone Torino
Il Circolo PD8 San Salvario, Cavoretto, Borgo Po aderisce all’iniziativa.
Aderisco
Aderisco , segretario cittadino del PD Bra
Aderiamo come circolo di Articolo 1 MDP circoscrizione IV